Fermignano delle bestie

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Ieri sera ho mangiato le melenzane. Le chiamo così perché ieri sera è cominciata la nuova stagione di un famoso talent show e questo mi ha fatto pensare a un altro famoso talent show, che comincerà una volta finito quello cominciato ieri, uno dei cui giudici si sbaglia sempre e dice il nome dell’ortaggio così come l’ho scritto io. Ma sto divagando.

Ieri sera ho mangiato le melenzane. Le ho comprate al Conad poco prima dell’orario di chiusura. Per andare e tornare dal Conad sono passato vicino al Vecchio Campo Sportivo. Al Vecchio Campo Sportivo in questi giorni c’è il circo. Ieri sera era già tutto montato, tende tendone tendine, lunghe roulotte con grandi insegne luminose che dicono Circo e Allegria. Ma sto ancora divagando.

Ieri sera ho mangiato le melenzane. Queste melenzane comprate al Conad. Poi sono andato al circo con qualche amico. L’anziana signora alla cassa staccava i biglietti tutta ingobbita sul banco con gli occhiali sulla punta del naso e gli occhi piccoli piccoli. Per sbaglio m’ha dato un biglietto tariffa-bambino in più. Me ne sono accorto appena prima di entrare. Mi son guardato intorno e ho notato un bambino che conosco di vista ancora in fila alla cassa. Ecco un biglietto in regalo, gli dico, buon compleanno! Grazie, risponde lui. Era davvero il suo compleanno, pensa te. Ma sto divagando, di nuovo.

Ieri ho comprato le melenzane. Poi sono andato al circo con qualche amico. Abbiamo applaudito una ragazza che fa roteare un dadone coi piedi, volteggi a mezz’aria di un’acrobata che si chiama Alyssa e che assomiglia a un’amica mia che ha una figlia che si chiama Alyssa anche lei, la donna laser, un bambino scelto tra il pubblico che salta la corda e poi continua a saltare anche bendato perché sente lo stesso schiocco della corda sul tappetone rotondo ma la corda quei bricconi dei clown non la fanno girare più. E ci siamo voltati dall’altra parte per sfuggire ai clown Cirillo e Cirillino che cercano spettatori da coinvolgere in un numero divertente, tirando un sospiro di sollievo una volta che la ricerca termina e notando che tutti scuotono energicamente la testa quando vengono scelti per poi un attimo dopo alzarsi e lasciarsi portare tranquilli al centro della pista. Abbiamo seguito i voli delle colombe ammaestrate guidate dalla signora di Budapest e supposto dalla quantità di colombe che è facilissimo ammaestrarle oppure le colombe parlano ungherese. Abbiamo deciso che i nostri artisti preferiti sono i due attrezzisti arrampicati per tutta la durata dello spettacolo ai tralicci del tendone a puntare i fari per illuminare bene i loro colleghi sulla pista. Ma sto divagando, un’altra volta.

La Fermignano delle bestie è fatta di sei cavalli bianchi, otto pony delle Shetland, tre dromedari, due lama e due buoi dalla corna lunghissime, tre tigri, un’elefantessa, una giraffa e chissà quante colombe. Andando e tornando dal Conad per comprare le melenzane che mangerò a cena passo vicino al circo. Il tendone grande, le insegne luminose, le lunghe roulotte. Dietro il tendone, le insegne e le roulotte ci sono le gabbie degli animali. Non è proprio notte ma il cielo nuvoloso e qualche goccia di pioggia rendono l’atmosfera misteriosa e suggestiva. La presenza del Conad esalta questa suggestione. Fino all’anno scorso, quando il Conad non c’era e c’era invece quell’edificio abbandonato e coperto d’erbacce e rovi del quale forse qualcuno si ricorda, il circo era più isolato, pareva già fosse fuori città.

Dice: ma infatti è lì che bisogna farlo il circo mica possiamo tenercelo praticamente in centro ci sarà pure un prato vuoto nella zona industriale o giù di lì dove farlo mettere! – Non lo so, forse sì, ma non lo so e manco voglio andarlo a cercare. Il circo lo voglio lì dove sempre è stato, al Vecchio Campo Sportivo, ché basta attraversare il ponte e sei nel centro.

Dice: ma nel Vecchio Campo Sportivo si possono mettere altre cose risistemarlo farci sport! – E infatti ieri sera mi sono riconvinto di una cosa: sono contrario a qualunque progetto riguardante il Vecchio Campo Sportivo che possa impedire al circo di piazzarci tendone e roulotte e bestie.

Dice: ma per un circo che viene una volta all’anno tu sei contrario a qualunque proget… – Sì, sono contrario.

Inventiamoci qualcos’altro se siamo capaci, ma io voglio le tigri Tango Zoe e Sally, l’elefante Ambra, la giraffa Rachid, le mille colombe ungheresi e tutte le altre bestie a duecento metri dalla Piazza. Solo per poter pensare che è così. Solo per poter pensare che qui a Fermignano ho la fortuna di poter pensare che è così. Forse sono stato più volte su un aereo di quante abbia visto dal vero un elefante o una giraffa. E anche se non vado a vedere lo spettacolo e non conosco i loro nomi voglio poter pensare che sono lì vicino, vederli magari appena quando passo per andare a comprare le mie melenzane. Per qualche giorno all’anno, quando vado a letto e sento il cri-cri-cri dei grilli fuori dalla finestra della camera, voglio addormentarmi pensando che a pochi passi dalla porta di casa mia le tigri dormono già.